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Introduzione


Sicuramente rispondere a questa domanda non è semplice e prima di affermare o negare una metodica terapeutica dobbiamo per onestà e correttezza intellettuale inquadrare questa sistema terapeutico millenario nel suo contesto culturale di origine.

Perciò se vogliamo affrontare questo tema e capire cos'è veramente l'agopuntura dobbiamo mettere da parte momentaneamente certe nostre conoscenze mediche scientifiche e proiettarci idealmente in un mondo, quello orientale, basato su credenze, filosofia di vita e scuole di pensiero molto diverse dalle nostre.
Noi siamo abituati a vivere con certi paradigmi, che riteniamo universali e validi per tutti, ma in altre culture e tradizioni c'è ne possono essere di diversi, e perché no, ugualmente validi. Similmente se sono un artista dirò che ho una macchina color tortora; un meccanico dirà che la mia macchina ha 50 CV, mia moglie dice che è piccolina, comoda per trovare posteggio. Io dico che ho una Fiat Panda! Tutti quanti abbiamo detto la verità, solo l’abbiamo esaminata da punti di vista diversi.

Così è per la medicina energetica in generale e per l’agopuntura in particolare, che è nata in un ambiente  differente dal nostro per cultura tradizioni, religione, filosofia, ecc...

Ricordo il grande disorientamento che provai molti anni fa negli USA, quando presi a noleggio una macchina: io ero abituato alla mia automobile che consumava 7 litri di benzina per 100 km. Il consumo di quell'auto americana invece era espresso in galloni/miglia. Alla fine era la stessa cosa ma ci misi un po' di tempo per abituarmici e fare le debite proporzioni. L’impatto con una nuova metodica, soprattutto in un ambito così delicato come quello della salute, è inizialmente problematico per tutti: ma poi tutte le difficoltà si appianano... Un po’ come il passaggio dalla lira all'euro che è stato vissuto all'inizio del nuovo millennio da molti di noi: dopo un iniziale periodo di rodaggio ci siamo abituati a pagare con la nuova valuta europea.


Energia o Qi

In oriente la medicina invece di misurare gli indicatori della salute e del benessere dell'uomo in termini di grammi per decilitro o altre analoghe unità di misura della materia (perdonatemi questa espressione!), come facciamo abitualmente noi, prende invece in considerazione aspetti energetici, presenti peraltro in ogni essere vivente, che andremo pian piano ad esaminare.

L'energia, detta Qi, ha due aspetti qualitativi diversi, opposti e complementari: come per esempio il polo + e quello - di una batteria che sono indispensabili per il corretto passaggio della corrente. Ho volutamente scritto i simboli + e -, e non le parole positivo e negativo, per non rischiare di dare erroneamente una valutazione di merito, qualitativa, quasi come se un polo fosse quello buono e l'altro quello cattivo…

Yin e Yang


Ma torniamo all'energia: essa ha due aspetti che chiameremo yin e yang, aspetti opposti ma complementari che si integrano e si trasformano e che regolano la vita degli esseri viventi, dagli uomini agli animali. Secondo la visione energetica è una sorta di dualità di aspetti che però riguarda l’unità di ogni essere vivente: ognuno infatti ha entrambe le energie. Il loro equilibrio porta all’armonia, alla salute; lo squilibrio invece è fonte di disturbi e premessa o causa della malattia.

In realtà non si tratta di 2 realtà indipendenti: yin e yang sono opposti ma non in modo assoluto, bensì in termini comparativi. Nessuna cosa può essere completamente yin o completamente yang: essa contiene in se il seme del proprio opposto, un po’ come dire che l'uno non può esistere senza l'altro.

Nella tabella che segue vediamo a cosa possiamo far corrispondere le due forme di energia.

TABELLA

Yin Yang
   
negativo positivo
notte giorno
scuro chiaro
passivo attivo
freddo caldo
nord sud
terra cielo
inverno estate
vuoto pieno
riposo movimento

Le 2 energie nell’uomo potranno invece corrispondere per esempio ai seguenti aspetti:

Yin Yang
sotto sopra
davanti dietro
femminile maschile
interno esterno
basso alto
vecchio giovane
anteriore posteriore
sonno veglia
riposo attività
inspiro espirio


Per continuare l’esempio potremmo vedere come la medicina energetica inquadra le malattie: diremo allora grossolanamente lo Yin è debolezza, inattività, mancanza di tono, freddo, umidità e le malattie tipo yin sono quelle con ipofunzionalità, astenia, congestione passiva, polso lento, stipsi abituale, paralisi flaccida. Invece lo Yang è forza, eccesso di attività, di calore, di secchezza e le malattie tipo yang hanno una iperfunzionalità, congestione attiva, ipertensione arteriosa, tachicardia, dolori brutali, contratture, crampi, paralisi spastica.

 

Meridiani

L'energia circola in alcune strutture non ancora anatomicamente completamente chiarite che sono i meridiani o canali. I principali sono 12, pari e simmetrici, e decorrono dal capo o dal tronco verso le estremità e viceversa per chiudere il sistema della circolazione: ognuno di essi ha relazione e fa riferimento principalmente ad uno dei principali organi (cuore, fegato, rene, milza, polmone, ecc.) o visceri (intestino tenue, intestino crasso, stomaco, vescica biliare, vescica urinaria, ecc.), da cui prenderà il nome. Inoltre abbiamo alcuni meridiani che sono impari, ed altri minori. Lungo il decorso dei meridiani vi sono dei fori, che chiameremo agopunti o punti, che andranno trattati per permettere all’energia di scorrere di nuovo correttamente e riportare in salute la persona malata.

L’energia del corpo può venir disturbata quando entra in rapporto con le energie esterne (caldo, freddo, vento, umido, ecc.) con cui può alle volte scontrarsi e dare origine a dei sintomi; anche alcune perturbazioni energetiche interne possono creare uno squilibrio energetico e manifestarsi con dei sintomi. Sono le emozioni, tra cui annoveriamo la collera, l’ansia, la tristezza, la paura, ecc.

Da queste teorie hanno preso origine diverse discipline, non solo mediche, dalla dietetica, alla riflessologia, alla auricoloterapia, allo shiatsu, all’agopuntura, ecc... Tutte queste branche prendono in considerazione l’uomo nel suo insieme, quindi il corpo fisico, mentale e spirituale; ognuna di esse prevede il ripristino dell’equilibrio yin-yang per riportare l’organismo ad uno stato di maggiore benessere, di salute e di armonia.

e forse non si troverà mai perché è una malattia genetica.

Ma andiamo con ordine: la sindrome di Gilbert, dal nome del medico che la scoprì oltre un secolo fa, è una patologia molto diffusa (quasi il 10% della popolazione ne è colpito), legata ad una disfunzione del fegato su base costituzionale, cioè ereditaria. Essa è infatti una malattia legata ai cromosomi che causano un danno enzimatico nel fegato, cui consegue un alterato metabolismo della bilirubina, escreta insufficientemente da quest’organo: ne consegue un travasa nel sangue circolante.

Ma vediamo intanto perché le persone colpite si preoccupano:

1. è sempre "antipatico" avere un morbo o una sindrome, anche se dal nome francese;

2. è una patologia cronica che dura tutta la vita e che può essere trasmessa ai figli;

3. per quanto attenta una persona possa essere, a differenza della maggior parte delle altre patologie epatiche, questa non scompare mai;

4. vi possono essere una serie di disturbi, più o meno lievi, che possono ridurre le prestazioni fisiche e psichiche.

Talora la malattia è completamente asintomatica e viene scoperta soltanto grazie ad un esame del sangue: la Bilirubina, soprattutto quella indiretta, che risulta aumentata, magari con gli altri valori epatici del tutto normali.

Obiettivamente ci può essere ittero o subittero, cioè una colorazione giallastra della cute o delle sclere (congiuntiva); frequentemente sono presenti sintomi vaghi ed aspecifici quali stanchezza, malessere ed affaticabilità, ridotte prestazioni fisiche e psichiche, depressione, debolezza, cefalea, disturbi della concentrazione ed occasionalmente alterazioni digestive delle prime vie con disturbi quali nausea o pesantezza dopo mangiato.

La sintomatologia può essere costante e continua oppure subentrare solo in certi periodi. Il paziente fa difficoltà a sopportare la nicotina e spesso i disturbi compaiono solo in seguito ad ingestione di cibi, in situazioni stressanti, durante malattie infettive, in caso di digiuno o di sforzi fisici maggiori. Nelle persone anziane i sintomi diventano un po' più intensi, fastidiosi e duraturi. Similmente anche i giovani sottoposti allo studio, allo stress degli esami ed alle perturbazioni ormonali tipiche dell'adolescenza, possono risentire particolarmente di questa affezione.

Data la debolezza del fegato sarò opportuno che il Paziente affetto da morbo di Gilbert eviti di affaticarlo troppo, escludendo farmaci chimici come per esempio il paracetamolo che è un antidolorifico ed antipiretico molto usato.

Cosa fare per aiutare in modo naturale queste persone?

Innanzitutto una dieta sana e regolare, ricca di frutta e verdura. Imparare a gestire lo stress, programmare un'attività fisica costante. Cose belle a dirsi ma non facili a farsi!!!

Anche alcune piante possono essere utili, tra queste ricordiamo principalmente il Desmodio, il Tarassaco, il Carciofo, il Cardo, il Chelidonio che andranno somministrate per lunghi periodi di tempo.

Anche la medicina indiana, ayurvedica, può offrire un valido contributo alla cura di questi soggetti con l'Andrographis paniculata.

E l'omeopatia? Basse diluizioni preferibilmente in diluizione decimale, di alcuni rimedi come il Lycopodium, la Nux vomica, il Phosphorus, la Sepia, potranno rivelarsi utili.

Ma non dimentichiamo che l'omeopatia è una medicina olistica, cioè cura tutta la persona: quindi il medico che la pratica considererà l'individuo nella sua interezza, con tutte le sue caratteristiche fisiologiche e le modalità reattive, e non solo la sofferenza di un solo organo. Prescriverà quindi un rimedio per tutto l'insieme dell'organismo, non solo per i disturbi di un singolo organo!!!