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artiglio diavolo

ETNOBOTANICA, FITOCHIMICA ED ATTIVITA' BIOLOGICA
DELL'HARPAGOPHYTUM PROCUMBENS

INTRODUZIONE

Specie botanica: Harpagophytum procumbens (famiglia Pedaliaceae).

Sinonimi italiani; arpagofito, artiglio del diavolo.

Denominazioni internazionali; Devil's claw, grapple plant, wood spider.

COMPOSIZIONE CHIMICA

- I glucosidi iridoidi, tra cui arpagoside (0,1-3%), che si trovano in concentrazioni due volte superiori nei tuberi secondari rispetto alla radice primaria, mentre nelle foglie sono presenti solo in traccia; sono presenti anche arpagide e procumbide;

- Fitosteroli (β-sitosterolo e stigmasterolo);

- Flavonoidi (glicosidi del canferolo e della luteolina);

-Triterpeni, acidi cinnamico, clorogenico, oleanoico e ursolico, arpagochinone ed altre sostanze.

PROPRIETA'

Attività antiinfiammatoria, analgesica, antiossidante, antidiabetica, antimicrobica, antimalarica, anticancerogena, cardiovascolare, attività sul sistema nervoso centrale, attività utero-tonica ed una presunta attività sedativa.

Nella medicina tradizionale veniva usato in Africa e dagli inizi del XX secolo, anche in Europa in caso di indigestione (come amaro tonico), malattie del sangue, mal di testa, allergie, lombaggini, nevralgie, come antipiretico e purgante. Esternamente usato contro infiammazioni, ulcerazioni, pustole e lesioni della pelle.

Se ne fa uso anche contro il cancro.

CARATTERISTICHE

Harpagophytum procumbens è una pianta medicinale tradizionale, molto importante che cresce nelle steppe, sulla sabbia rossa dell'Africa subtropicale e specialmente nel deserto del Kalahari, nelle steppe della Namibia ed in Madagascar. Appartiene al gruppo delle liane erbaceae perenni, con fiori rossi in posizione ascellare, frutti con caratteristici uncini appuntiti e legnosi, lunghi 2,5 cm. La droga è costituita dalla radice primaria, che può arrivare fino a 2 metri di profondità.

Appendici aeree si sviluppano rasente al suolo fino a 2 metri di lunghezza. Dalla radice primaria crescono le radici secondarie che possono raggiungere anche 25 cm di lunghezza e e 6 cm di diametro.

STUDI CLINICI

Diversi studi sono stati fatti per determinare l'efficacia dell'H. procumbens quale anti infiammatorio, analgesico generale e quale agente antireumatico.

- Moussards et al. (1992) ha studiato l’effetto sul metabolismo dell'acido arachidonico dopo aver somministrato per giorni 2.0 g di polvere (500 mg/capsule) contenenti 3% del totale di glucoiridoidi ai volontari sani (n=25) per 21 giorni. Hanno dedotto che l'H. procumbens non ha gli stessi effetti dei FANS negli uomini sani poiché statisticamente non sono stati notati significativi cambiamenti nei parametri biochimici monitorati.

- Un test in doppio cieco ha avuto luogo per 4 settimane su soggetti (n=197) con cronica vulnerabilità al dolore alla schiena con cronico peggioramento e con dolore intenso incluso. Oltre 183 soggetti che hanno completato il protocollo, di cui 6 con 600 mg e 10 con 1200 mg (rispettivamente contenenti di 50 e 100 mg di harpagoside) sono risultati senza dolore senza utilizzare Tramadol (prodotto medicinale di salvataggio). Comunque i dati analizzati hanno suggerito che il gruppo di 600 mg ha avuto i benefici dove i dolori erano meno severi e senza irradiazione o presenza disturbo neurologico. I pazienti con i dolori più seri erano più propensi all'utilizzo del Tramadol però non nella dose massima permessa (Chrubasik et al. 1999).

- Warnock et al. (2007) ha condotto un gruppo singolo, iniziando uno studio clinico durato 8 settimane nel Regno Unito, su 259 pazienti che soffrivano di artrite e di altre condizioni reumatiche (AORC) dove il dolore (valutato 2-7 su 10) era presente al minimo 2 giorni alla settimana nell’area affetta durante le 8 settimane precedenti. A. Vogel Rheuma Tabletten contenente 480 mg dell’estratto essiccato di H. procumbens è stato somministrato da solo ogni mattina e sera (960 mg/d) con i pasti e con l’efficacia valutata per 207 pazienti. Dall’inizio alla quarta e all’ottava settimana, una riduzione significativa (p<0.0001) è stata notata nei risultati globali medi relativi a dolore, rigidità e funzioni. Dall’inizio all’ottava settimana i risultati medi relativi aldolore nella schiena, nell’anca, nel ginocchio, nella mano, nel polso e nel gomito sono stati significativamente ridotti (p<0.005). La classificazione di buono o eccellente è stata registrata dai ricercatori in 120 pazienti (54,1%) e percepita in 118 pazienti (53,2%). La forma di dosaggio è stata ben tollerata e solo 11 pazienti (4,2%) hanno interrotto il trattamento il che era dovuto a svariati eventi, principalmente per fastidi gastrointestinali. L'uso concomitante dell’analgesico era stato valutato su 154 pazienti: 44.8% hanno ridotto la loro dose, 26.0% hanno smesso di prendere l’analgesico, 16.9% ha preso la stessa dosi e 9.1% hanno aumentato la dose (Warnock et al. 2007).

La Cochrane Rivalutazione ha trovato le prove solide riguardanti il miglioramento in breve periodo relativo al dolore con dosi giornaliere di H. procumbens standardizzato a 50 mg o 100 mg di arpagoside.

CONCLUSIONI

In più di 100 anni da quando G.H. Mehnert ha introdotto l’Harpagophytum dalla popolazione locale San e Khoi, la pianta è diventata una delle più importanti merci Africane nel commercio internazionale. La tecnologia moderna e la ricerca scientifica e medica, compresa la chimica analitica, la biologia molecolare, studi clinici e farmaceutici, stanno convalidando molti degli usi indigeni della pianta. Agenzia Scientifica Europea sulla fitoterapia (ESCOP (European Scientific Cooperative on Phytotherapy), 2003), in una monografia consiglia l’H. procumbens per la cura dell’artrite, dolore alla schiena, mancanza di appetito e dispepsia. L’Harpagophytum procumbens è stato largamente utilizzato nella formulazione europea del tè e il tubero secondario è disponibile in capsule, compresse, estratti liquidi, infusione e pomata. Le radici secondarie si raccolgono per motivi medicinali, prestando massima attenzione a non danneggiare la radiceprimaria, indispensabile per la sopravvivenza della pianta (Strobach e Cole, 2007). L'aumentata richiesta e motivi finanziari hanno creato una iper-raccolta da parte dei raccoglitori meno coscienziosi con conseguenze importanti nei confronti delle risorse di H. Procumbens.

BIBLIOGRAFIA

1. Encyclopedia of common natural ingredients used in food, drags and cocmetics by Albert Y.Leung and Steven Foster, 2° edition Copyright, 1996 by John Wiley & Sons, Inc.

2. N. Mncwangi et al/ Journal of Ethnopharmacology 143 (2012) 755 – 771