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Dr Berndt e Dr Gerd Belles

(Tratto da Neuraltherapie.Blog.de)

Definizione: La nevralgia del trigemino si manifesta con un dolore di tipo fulminante,parossistico, che dura da pochi secondi fino ad un massimo di 2 minuti nel territorio di innervazione di uno o più rami del N. TRIGEMINO; gli attacchi possono essere spontanei o provocati da uno stimolo irritativo (possibili stimoli trigger possono essere : masticare,parlare,deglutire,pulire i denti,umidità ecc.)

Epidemiologia: colpisce circa 4,5 per 100.000 individui

Eziologia neurovegetativa:alla base della nevralgia del trigemino c’è una demielinizzazione e degenerazione del nervo di cui la causa dal p.d.v. della neuralterapia è un disturbo della microcircolazione; un disturbo di perfusione del sistema vascolare perineurale induce un disturbo neuronale; i vasi perivascolari sono innervati dal sistema simpatico perivascolare; una stimolazione patologica del simpatico determina una alterazione della microcircolazione; la minor perfusione determina una ipoossia e quindi  degenerazione del trigemino e del GANGLIO DI GASSER

Neuralterapia: la terapia neurale interrompe la stimolazione patologia del simpatico e ripristina quindi la normale perfusione che determina a sua volta la rigenerazione del tessuto nervoso

Procedimento terapeutico:

1) Terapia locale: iniezioni ripetute con anestetico locale dei punti di emergenza cutanea dei rami terminali del trigemino

2) Terapia segmentale: a) iniezioni dei gangli (nota personale: presumo si riferisca all’infiltrazione dei gangli ciliare, otico, pterigopalatino-- b) infiltrazione periarteriosa (a. carotide comune, a.mascellare nella fossa pterigopalatina)

3) Terapia delle facette articolari posteriori: l’innervazione simpatica del trigemino deriva dal nucleo intermediolaterale da c8 a d5; l’infiltrazione di tali articolazioni normalizzerà la funzione di tali segmenti e di conseguenza l’attività del simpatico

4) Terapia dei punti trigger: infiltrazioni anestetiche dei punti trigger muscolari del collo e del capo

5) Terapia dei campi di disturbo: infiltrazione di :campi di disturbi dentali(nota pers: granulomi,denti devitalizzati); spesso campi di disturbo sono sinusiti croniche, tonsille, cicatrici in genere; altri campi di disturbo possono essere la tiroide, l’apparato ginecologico e la prostata.

La Neuralterapia è un buon metodo nella terapia della NEVRALGIA DEL TRIGEMINO anche di lunga durata; essenziale per la riuscita della terapia è che venga rimossa la irritazione del N. trigemino da parte del sistema simpatico.

PAZIENTE MASCHIO DI 70 ANNI, VISTO D’URGENZA NEL GIUGNO 2015 PER LOMBOSCIATALGIA DX ACUTA,CON IMPOSSIBILITA’ A DEAMBULARE E DEFICIT DEI RIFLESSI IN TERRITORIO DI S1; IN QUESTO CASO ALTAMENTE DRAMMATICO, ERA STATA PRESCRITTA TERAPIA CORTISONICA.

DOPO 20 GIORNI IL PAZIENTE RIUSCIVA A DEAMBULARE,ANCHE SE PERSISTEVA NOTEVOLE CONTRATTURA MUSCOLARE LOMBARE E SCIATALGIA.

LA RISONANZA MAGNETICA RICHIESTA D’URGENZA AVEVA EVIDENZIATO UN GROSSA ERNIA DISCALE L5S1 DX ESPULSA.

L’ESAME OBIETTIVO DI CONTROLLO EVIDENZIAVA SEMPRE DEFICIT DEI RIFLESSI; A LIVELLO ADDOMINALE ERA PRESENTE UNA CICATRICE CHIRURGICA DA PREGRESSA COLECISTECTOMIA(RISALENTE A 20 ANNI PRIMA); IL TEST KINESIOLOGICO INDICAVA QUESTA CICATRICE COME CAMPO DI DISTURBO; UNA VALUTAZIONE OSTEOPATICA EVIDENZIAVA: CONGESTIONE DELL’AREA VISCERALE SOTTODIAFRAMMATICA, UN BLOCCO IN ESPIRIO DEL DIAFRAMMA ED UN BLOCCO FUNZIONALE DEL SEGMENTO L5-S1.

L’INFILTRAZIONE ANESTETICA DELLA CICATRICE CHIRURGIA ADDOMINALE AVEVA COME EFFETTO IMMEDIATO UN MIGLIORAMENTO DELLA FLESSIONE LOMBARE.

IL PAZIENTE VENIVA SOTTOPOSTO  A 5 SEDUTE DI TERAPIA NEURALE DELLA CICATRICE ED A 3 SEDUTE DI OSTEOPATIA ; CONTEMPORANEAMENTE ERA STATO ISTRUITO A SVOLGERE DEI SEMPLICI ESERCIZI DI MOBILIZZAZIONE LOMBARE E PELVICA.

A SETTEMBRE IL PAZIENTE ERA ASINTOMATICO ED I RIFLESSI DELL’ARTO INFERIORE ERANO PARZIALMENTE RICOMPARSI; ERA STATO MANDATO IN PALESTRA PER UN PROGRAMMA DI RINFORZO MUSCOLARE.

ATTUALMENTE E’ ASINTOMATICO; E’ COMUNQUE IN LISTA OPERATORIA PRESSO UN REPARTO DI CHIRURGIA SPINALE IN CASO DI RECIDIVA(DATA LA DIMENSIONE DELL’ERNIA DISCALE).

CONSIDERAZIONI: MI SONO SENTITO DI PRESENTARE QUESTO CASO PERCHE’ E’ FREQUENTE UNA CONCOMITANZA DI LOMBOSCIATALGIA E PATOLOGIA VISCERALE, PER CUI PUO’ ESSERE UTILE L’OSTEOPATIA; SE POI UNA CICATRICE PRESENTE NEL CORPO DEL PAZIENTE DOVESSE RISULTARE KINESIOLOGICAMENTE UN CAMPO DI DISTURBO, E’ UTILE LA COMBINAZIONE DI OSTEOPATIA E NEURALTERAPIA