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APPROFONDIMENTI

medicina tradizionaleL’Organizzazione Mondiale della Sanità (1976), definisce la medicina tradizionale  come “l’insieme di tutte le conoscenze, l’utilizzo di sostanze, di misure e di pratiche spiegabili e non, basate sulle fondamenta socio-culturali e religiose di una specifica comunità, che si appoggiano esclusivamente sulle esperienze vissute e le osservazioni trasmesse di generazione in generazione, oralmente e per scritto, ed utilizzate per diagnosticare, prevenire o eliminare un disequilibrio del benessere fisico, mentale e sociale”.

Si tratta quindi di un insieme di tecniche farmacologiche, religiose, rituali, magiche, che acquisiscono senso proprio dalla loro integrazione e si sedimenta nella esperienza e nella cultura delle diverse comunità specifica che a tale risorsa fanno riferimento per curarsi.

La malattia, concepita come il risultato della rottura tra lo stato di equilibrio interno dell’individuo  e l’ambiente in cui vive, porta il trattamento tradizionale ad affrontare l’evento patologico in modo complesso ed articolato, considerando la dinamica degli intrecci tra le diverse componenti della persona ed il contesto che la circonda.

L’approccio olistico della medicina tradizionale, ponendo al centro dell’intervento la condizione complessiva del malato e la sua totale situazione esistenziale ed ambientale, entra in evidente contrasto con quanto fatto dalla medicina convenzionale secondo la quale i singoli organi ed apparati vengono trattati separatamente come se fossero i soli responsabili del malessere dell’individuo.

In questo contesto vengono comprese pratiche mediche, conoscenze e credenze, terapie spirituali, tecniche manuali ed esericizi atti a realizzare e mantenere il benessere e a curare le malattie.

Tra le medicine tradizionali riconosciute dall’OMS vi sono l’Ayurveda, la Medicina Tradizionale Cinese, l’Osteopatia, la Fitoterapia (ma quest’ultima fa parte anche della biomedicina).